Benvenuti nel primo blog dedicato a Ceppagna...

Questo è un blog dedicato a Ceppagna,una frazione del comune di Venafro (is) nel Molise. Ceppagna deriva dal nome "cippus" (ceppo, stele) che fu ritrovato attorno al 1800 e stava ad indicare il centesimo miglio dell'antica strada romana,la via Latina. Da questo il nome del blog..! Il sito è in continuo aggiornamento,ricco di foto articoli e varie utility!

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17.12.05

Archivio Fotografico

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15.12.05

Agricoltura e Allevamento a rischio di estinzione..

Ceppagna è una realtà di importanti peculiarità. Troviamo tra esse l’Agricoltura e l’Allevamento che l’hanno caratterizzata in tutti questi anni e hanno permesso alle stirpi di far progressi..ma purtroppo rischia di essere soltanto un’esistenza su cui possiamo favoleggiare! Il lavoro agricolo e l’allevamento del bestiame oggi impegna poca parte dei lavoratori della frazione..si riesce a produrre infatti appena il fabbisogno familiare! In pochi hanno conservato negli anni l’attività gestita dai procreatori e purtroppo si rischia che questa piccola percentuale verrà a meno con il tempo! Per il momento però non possiamo lamentarci e con molta stima per gli agricoltori e gli allevatori della frazione auguriamo loro le prospettive migliori in uno sviluppo crescente e potenziato nel tempo.


Alcuni allevatori ed agricoltori di Ceppagna:




7.12.05

La "Statale Killer"

E’ diffusa la certezza che in piccoli paesi ci siano piccoli problemi..basta parlare di Ceppagna e questa certezza svanisce. Molte sono le cose che non vanno ma le persone del posto sembrano disinteressarsi completamente a tutto, nessuno si adopera per cambiare qualcosa. Per fortuna qualche paladino è rimasto. Queste poche righe devono essere il segno di una voglia di cambiamento. Paesino collinare, Ceppagna è tagliata in due dalla Ss6 che collega il Lazio e la Campania con il Molise. Il volume di traffico giornaliero è veramente enorme, camion, auto e quant’altro. L’attraversamento del centro abitato, da parte della strada statale, è per mezzo di un lungo rettilineo con alle due estremità rispettivamente un dosso ed una curva a 90°. Si sta parlando di una strada che passa letteralmente tra le case. L’incolumità dei cittadini è tutelata da un limite di velocità di 60 km orari. Tutto bene sin qui se non fosse che tale limite è rispettato solo dai pedoni. È veramente raro vedere auto o camion che transitano entro i 60 km orari… la velocità la fa da padrona nel vero senso della parola. Per non parlare dei sorpassi a qui si assiste, basterebbe mettersi nei panni di un pedone che è intento ad attraversare la strada per rendersi conto della pericolosità della cosa. Gia, ma come si fa ad attraversare la strada?? Impresa ardua… meno male che ci sono le strisce pedonali… E qui nasce lo scandalo. Le strisce pedonali sono a circa 5 km, nel centro della città di Venafro. Certo un po’ scomodo per chi vuole solamente attraversare il paese ma, come si dice, la sicurezza non ha prezzo. Il problema è reale visto che le vittime della strada, qui a Ceppagna, sono state tante fino ad oggi e non vogliamo credere che tante morti non siano servite a nulla. Si è parlato anche di una sopraelevata, costosa a parere dei vertici, che certo avrebbe garantito sicurezza. Ma è chiaro che stiamo entrando sempre più nell’utopia visto che non si è concesso nemmeno un attraversamento pedonale (vernice bianca=15 euro). Però il limite c’è e nessuno può dire il contrario. Sicuramente però non è rispettato. Basterebbe farlo rispettare, magari con un autovelox fisso, poiché, le poche volte che qualche pattuglia presidia la zona, rilevando la velocità delle vetture con la cosiddetta “macchinetta”, la situazione migliora notevolmente. Puntualmente, però, finito il presidio della stradale o chi per essa, l’illusione svanisce nel nulla e la situazione torna ad essere come sempre qui a Ceppagna. Ma in un’Italia sempre più attenta alle morti ed alla sicurezza sulla strada, ci si chiede come possa essere possibile ritrovarsi in una situazione del genere. Come i tanti incidenti e le morti non siano serviti a niente rimane un mistero insensato.

5.12.05

il Santo Natale..


Anche quest'anno è arrivato il tanto atteso Natale.. Un momento importante per le famiglie che si ritrovano con i loro cari riscoprendo la gioia di stare insieme..!
Sarà proprio così?
Una riflessione sullo spirito perduto del natale non è certo un argomento da trascurare! Il Natale oggi è diventato nient'altro che una vera è propria forma di commercio..
Prima il Natale nn era proprio come quello di oggi, non c'erano i regali,gli abeti,le palle.. prima tra tutte quella di Babbo Natale.. eppure sembrava più Natale di ora!!! Era la semplicità a prevalere e rendeva quell' atmosfera, una Festa per eccellenza, che va ora man mano dileguandosi in ricordi sempre più sbiaditi, lontani..! Resteranno nientr'altro che analoghi rimpianti..!
Ma tornando molto indietro con gli anni la festa di Natale è cambiata con le civilizzazioni. Nei periodi romani, era un festival in onore di Saturno e Mithras. Nella seconda epoca di civilizzazione,un'età delle religioni del mondo,I cristiani celebrano il Natale come il compleanno di Jesus. Attualmente il Natale è divenuto l'anima del commercio! Molti conoscono il Natale come la stagione dell'anno principale per fare shopping.Alcuni commercianti valutano che le vendite a Natale incrementano i tre quarti dei loro profitti annuali!
C'è chi inoltre abbina al Natale un programma televisivo..o musicale e attende questa ricorrenza per barricarsi in casa e stare tutto il tempo vicino alla Tv! Dove siamo arrivati...!?
Quest'anno però sarà diverso.. Ebbene si,l'euro ci ha rovinati e il nostro sarà un Natale davvero poco consumistico..si aspetta davvero un miracolo.. o basterebbe tirare un poco la "cinghia"! Meno pacchetti sotto l'albero di Natale. Come è facile immaginare gli italiani, afflitti da debiti crescenti e dagli aumenti delle tariffe, taglieranno i regali del 5%, per 195 milioni di euro in meno rispetto al 2004. Secondo un articolo riportato sul corriere della sera "in generale spenderanno 547 milioni in meno per gli acquisti correnti. È un'indagine SWG-Confesercenti a fotografare il ristagno dei consumi nel nostro Paese. Secondo i risultati dello studio gli italiani utilizzeranno la tredicesima per pagare i mutui e le spese di casa e famiglia. E addirittura il 28,7% della tredicesima servirà per saldare i conti in sospeso, cioè per chiudere i debiti contratti nel corso dell'anno. Sembra di tornare proprio ai vecchi tempi.. ma sarà proprio così? Riusciremo a fare a meno di quello che la globalizzazione ci ha dato? aimè..

....e Ceppagna?
Bhè Ceppagna anche quest'anno ha realizzato il suo bel presepe innanzi la chiesa.. il quale rappresenta una meravigliosa e profonda fratellanza di tutto il popolo della frazione (GRaziano) che ha dedicato con amore e gioia ogni istante alla realizzazione di tale.
Anche quest'anno sarà una notte mozzafiato.. i ragazzi tanto uniti della parrocchia ,come negli anni passati, vestiti da Babbo Natale,distribuiranno i doni al popolo di Ceppagna all'uscita della chiesa per poi restare tutta la notte a cantare e scherzare davanti al falò (ne dubito)

Caro Babbo Natale, Ti chiedo soltanto di esistere…!
ps.Se ci sei tante volte puoi fare qualcosa di buono per la nostra comunità? Ci affidiamo a te mi raccomando.. soltanto tu puoi far ritrovare la strada ad un branco di pecore sperdute! :-)p

4.12.05

La Cantina di Ceppagna

Canzone popolare, che è stata tramandata oralmente di generazione in generazione, è diventata parte fondamentale della cultura del posto.

“La Cantina di Ceppagna”

La Cantina r Cppagna che z’pozza scarrupà
E fnisc la cuccagna r l vev e l magnà


Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa
Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa


La rmenca matina i c’ppagnuol n’tien che fa
C n sim setta ott n’g n te r fatchià
Gl’pnsier alla cantina c’n iamm a la c’tta
C arriamm a portanova, Salaiuol iamm a truà
C accattamm n sgariegl e c mttimm a sfummchià


Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa
Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa


Iesc un ca te n vizi “i v pozz accumpagnà”
Iesc naut c n’amicizia “vin buon aronn sctà?”
Mitt man Ncandr Tescta pur Flipp addà arrià
Mitt man na bella vott quell vin ch t n fott
Iesc un ch’namic “teng na parta r baccalà”
Iammcen n’goppa a Armier alloca la pell putemm fa

Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa
Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa


Quand l quatt so snat c’abbiamm p la sctrada
Vota r la vota r qua rend n fuoss emma carì
Hann ragion l fmmnell e hann ragion r casctmà
Gl muarit mbriacon n’s arrattira p c’nà

Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa
Weh din don dà n’at bcchier c’avemma fa

3.12.05

ATTENTI ALL' UPO


Meraviglioso!
..a dir poco spettacolare il messaggio lasciato su un capanno lungo Via Galleria per intimorire i furfanti che si aggirano nella zona!
Attenti All' UPO !!!
Lasciato da una carissima persona che purtroppo ora non c'è più ma che ricordiamo vivamente: Domenico De Luca

Per le vie del paese...













Le "tre torri"















In realtà sono diventate le "tre antenne" :)

Leggi di Murphy

2.12.05

CEPPAGNA- SEMPRE PIU’ TESI I RAPPORTI TRA CITTADINI E CHIESA

Ceppagna- è sempre più palpabile la tensione che negli ultimi mesi si è venuta a creare tra i cittadini, di questo piccolo centro abitato, e la chiesa.
Basterebbe fare un paio di domande alla gente del posto per rendersi conto dell’insanabile frattura che si sta creando.
A parer di popolo, il problema di fondo è da ricercarsi nella gestione della chiesa in quanto istituzione religiosa, che sembra sempre più lontana dai principi francescani e sempre più attenta al rinnovo continuo della propria immagine.
Molti propositi si erano venuti a creare con l’arrivo del ‘nuovo’ parroco Don Luigi De Benedictis.
Giovane e pieno di carisma, è sembrato molto attento soprattutto alle problematiche sociali del paese ed in particolar modo ai giovani.
La nuova gestione è iniziata nel migliore dei modi, molte, infatti, sono state le iniziative e altrettanti sono stati i progetti portati a termine.
Molti di questi sono diventati, è speriamo lo restino, appuntamenti annuali.
Si ricordino il bellissimo e affascinante presepe allestito dinanzi la chiesa, la commovente Via Crucis vivente, la reistituzione dei consigli pastorale ed economico, la crescita del gruppo di preghiera intitolato a San Pio da Pietralcina, ed inoltre la continuazione dell’esercizio di volontariato del gruppo Caritas.
Per non parlare poi della festa patronale e dell’annuale sagra estiva di Ritorno al passato.
Innovazioni e continuazioni di cui bisogna e, soprattutto, si deve dar atto ai vari parroci predecessori.
Tutte iniziative e manifestazioni importanti che però ultimamente hanno perso lo spirito di allegria e fratellanza che le contraddiceva.
I particolare due dei più importanti organi hanno smesso di operare; Caritas e Gruppo di Preghiera.
La causa comune è determinata da un non punto di incontro tra chiesa e membri delle due organizzazioni.
Si pensi all’immane impegno sociale e spirituale di tali persone che si sono viste costrette a destituirsi da tutte la cariche prima ricoperte, per rendersi conto della gravità della fratture creatasi.
Altra nota negativa è la scomparsa del Consiglio Pastorale ed Economico, altro segno tangibile ed inequivocabile di tale diffuso malessere.
Organi questi che dovrebbero essere le colonne portanti di qualunque realtà parrocchiale in quanto espressione del popolo.
È rimasta invece completamente integra la manifestazione culinaria Ritorno al Passato, certo remunerativa, ma che poco ha a che fare con la chiesa.
Ceppagna vede nella chiesa l’unica alternativa sociale per creare spazi ricreativi, visto la poca considerazione nelle stanze comunali, e crediamo tutti che sia giusto non continuare a sognare ad occhi aperti.
Ovviamente teniamo conto che i fondi della chiesa sono limitati ma l’ultimo restauro fa capire che con l’impegno si possono raggiungere traguardi ambiziosi.
Restauro che ha restituito una chiesa che ricorda molto un opera del Botticelli e per cui invitiamo tutti a vederla, ma ci porta all’attenzione l’ennesima scelta opinabile.
Se è vero che le casse della chiesa sono tutt’altro che piene, ci saremmo aspettati che fosse stato fatto un miglior studio di quella che sono le priorità a Ceppagna; sarebbe bastato investire un po’ di meno nel restauro e magari completare l’opera iniziata dall’ultimo parroco.
Si faccia attenzione, non si parla di opere colossali ma di un semplice campetto da calcetto e di un campo da bocce situati nello spazio antistante la Canonica, per la cui ultimazione sarebbe bastato veramente poco.
Si sarebbe creata così una grandissima alternativa al trascorrere insensato del tempo libero da parte dei più giovani.
Citiamo solo per dovere di cronaca il progetto ANSPI arrenatosi ancor prima di partire.
Tutti segni ineluttabili di un grosso problema che si è venuto a creare e che necessita di essere risolto senza proroghe, anche a costo di rinunciare a protagonismi insensati ed inopportuni.

CEPPAGNA- Tradizioni in tavola

Ormai è diventato un appuntamento annuale la sagra estiva di Ritorno al Passato. Manifestazione culinaria che di anno in anno si rinnova all’insegna del gusto e della tradizione. Appuntamento da non perdere per gli amanti della cucina molisana, ed aggiungerei paesana. In un atmosfera di musica e folklore si mettono in tavola i piatti più prelibati preparati dallo staff di organizzatori. Piatti che la tradizione ci ha tramandato da generazioni a generazioni e che vengono puntualmente riproposti ogni anno nel mese di agosto a ceppagna (piazza Padre Pio).
Parliamo di pietanze che vanno dai classici gnocchi al sugo passando per un ottima pasta e fagioli, il soffritto di agnello, arrosticini di pecora cotti alla brace fino ad arrivare al piatto più rappresentativo, e non accaso il più pelibato, spezzato di pecora.
Ogni anno l’afflusso di persone è significativo a conferma dell’enorme successo che tale manifestazione riscuote in tutto l’interland.
Manifestazione che e resa possibile grazie al lavoro ed all’impegno di persone del posto, perlopiù ragazzi guidati saggiamente dai più anziani del gruppo sotto la supervisione della parrocchia.
La cornice è la bellissima piazza Padre Pio con la grande pista da ballo dove durante tutta la durata della manifestazione si alternano gruppi musicali che allietano le serate con musiche e balli. Insomma un momento di incontro da non perdere per gli amanti della cucina e del liscio.
L’appuntamento è per i primissimi di Agosto puntuali come sempre.

Corso di lingua CEPPAGNOLA

La lingua dialettale parlata in questo paese non è molto comprensibile per coloro che arrivano da molto lontano. Per tale motivo forniamo un piccolo sussidio grammaticale per divulgare nel mondo tal bellissima lingua.
Iniziamo col fare un pò di esercizi atti a sciogliere la lingua.
Prima di tutto leggete attentamente e ripetete più volte le seguenti frasi:
1. N’la calà ca la cal ì (non portarla giù che ci penso io)
2. S so sa tara’dattà (adattati se sono troppe)
3. Song iut a pasc gl vicc mbacc cosctaroscia (sono andato a pascolare i tacchini sulla montagna “costarossa”)

Molto bene….
Ora iniziamo con la vera grammatica ceppagnola: prima di tutto un occhio particolare alla “sc” di sciogliere, molto importante in questo dialetto. Bisogna acquistare una certa naturalezza nella pronuncia altrimenti la fonetica ne potrebbe risentire.
Passo importantissimo è la coniugazione dei verbi: si usano solo due tempi principali (oltre all’infinito), il presente e il passato prossimo.
Per quanto riguarda il futuro ci si limita ad usare il presente inserendo nella frase qualche specifica riguardo al tempo in cui si svolgerà l’azione. Facciamo un esempio:
vagl agl mrcat (Vado al mercato) sembra presente
miercurì vagl agl mrcat (mercoledì andrò al mercato) ecco il futuro!!

Passiamo ora ai pronomi personali:
ì (io)
tu (tu)
iss (egli)
nova (noi)
vova (voi)
issia (essi)

Fin qui tutto semplice… Ma se volessimo coniugare il presente ed il passato??
La cosa si fa sempre più complicata..iniziamo con un esempio e proviamo a coniugare il verbo “andare” ( ì ):

Presente:
i vagl (io vado)
tu và (tu vai)
iss và (egli va)
nova iamm (noi andiamo)
vova iat (voi andate)
issia vann (essi vanno)

(iniziamo ora ad omettere la traduzione)

Passato:
i iev
tu isct
iss iet
nova iemm
vova iesct
issia iern

Ci sono ora le basi per iniziare a comporre le prime frasi in ceppagnolo.
Iniziamo come sempre con delle frasi fatte, da inserire con destrezza in un discorso confidenziale;

Come ti chiami? Io Carmine. – com t chiam vuagliò? I m chiam Carmnucc..
Quale è il tuo cognome? – com t’arrammitt?
Vuoi qualcosa de bere? Io prendo un crodino. – che t vuò bev? I m pigl n gingerin.
Che lavoro fai? Io sono disoccupato. – che fatica fa? I facc gl tramntiscta.
È un freddo che punge.. – sct fridd t tras rend all’ossa.
Mi gira la testa.. – m vota l’um.
Sei straniero? Da quale famiglia provieni? – ma fuss frsctier? A chi appartien?

Citiamo per dovere un paio di proverbi:

Rinunci a qualcosa per avere ancora meno – scart frusc e pigl prmera.
Quando nessuno controlla, qualcuno ne potrebbe approfittare – quand gl vuatt n’g sctà, gl sorg abballa.
La cattiveria non si vince mai – la mal erva n’s sctrugl mai.

Molto bene..siamo alla fine.. avete ora le basi per iniziare a prendere confidenza con una nuova lingua. Ovviamente il problema principale è la terminologia..ma abbiamo pensato proprio a tutto. Vi lasciamo così un mini dizionario italiano-ceppagnolo/ceppagnolo-italiano.
Buon apprendimento a tutti…….!

Verbi:

Andare - ì
Tornare - rmnì
Cucinare - fa a magnà
Pulire - sctrzznì
Avere - tnè

Partoire - fglià
Gridare - alluquà
Mangiare – magnà
Bere - bev
Suonare - snà

Impastare - m’basctà
Lavorare – fatchià
Discutere – arraggiunà
Accendere- appccià
Litigare-appicichià

1.12.05

Ridi che ti passa.....

Una ragazzina di quattordici anni va dalla mamma e le dice che da un paio di mesi non ha più il ciclo.Preoccupatissima, la mamma compra un kit di gravidanza e la ragazza risulta incinta.Urla, pianti lacrime, chi è il porco, avanti voglio saperlo, ora lo dici a tuo padre ecc.ecc.La ragazza,lasciata sola, prende il telefonino e fa una chiamata.Mezz'ora dopo sotto casa si ferma una ferrari sale un tipo brizzolato, ben vestito, che si siede in mezzo a padre madre e figlia."Buongiorno", esordisce, "vostra figlia mi ha informato. dunque, io non posso sposarla perchè ho un'altra situazione famigliare, ma se nasce una femmina le posso intestare 3 negozi, due appartamenti, una villa ed un conto di 500.000 euro. Se invece è un maschio un paio di fabbriche, oltre ai 500.000 euro, se sono gemelli una fabbrica a testa e 250.000 euro a testa. Se però perde il bambino..."...a quel punto il padre, che era stato zitto, si alza, gli appoggia una mano sulla spalla e fa:"Te la scopi di nuovo"...........

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